Bullismo di Genere

cerrelliSi parla sempre più di bullismo di genere. Il 30 luglio nel palazzo di Giustizia di Crotone si è svolto un convegno sull’educazione di Genere ed il bullismo. Per saperne di più, abbiamo intervistato Giancarlo Cerrelli, avvocato cassazionista, esperto in diritti della persona, della famiglia e dei minori. Il 13 giugno scorso, Giancarlo Cerrelli è stato audito dalla commissione Giustizia della Camera dei Deputati, dove si sta discutendo delle disposizioni legislative in materia di adozione ed affido.

Si parla sempre più di bullismo di genere. Vogliamo specificare di cosa si tratta?

Bullismo di genere è una locuzione che ha un significato elastico e ambiguo. In tale locuzione ci si può mettere dentro di tutto come i comportamenti violenti, il cosiddetto cyberbullismo, fenomeni che vanno senz’altro contrastati e sanzionati, ma tale termine include pure la cosiddetta educazione di genere che ha come scopo il mutare le basi antropologiche del nostro vivere. Si parla solitamente di bullismo per arrivare a inculcare ai giovani studenti, non ancora pienamente formati, il mito dell’indifferenziazione sessuale. Solitamente i corsi sul bullismo partono da presunte discriminazioni legate alla differenza sessuale, che, comunque, sono ormai sempre più rare, e giungono fino a privilegiare il cosiddetto “genere” inteso come dato culturale, rispetto al “sesso” che ha, invece, un’accezione di tipo eminentemente biologica. Mi spiego meglio: si tende, in definitiva, in molti di tali corsi – che sono pagati dalle scuole ed effettuati molto spesso senza una preventiva autorizzazione dei genitori – a far passare l’idea che ognuno di noi è ciò che percepisce di essere e che, dunque, sarebbe necessario superare la concezione, considerata uno stereotipo, del “binarismo sessuale”, cioè la “falsa concezione” che si possa essere distinti soltanto in base al sesso come maschi e femmine. Si prospetta agli studenti la concezione che esistono cinquantotto orientamenti sessuali tra cui scegliere e che se si avverte un’attrazione per persone dello stesso sesso bisogna assecondarla e non contrastarla.

Il bullismo di genere è, comunque, un modo artato, da parte di comitati e associazioni, il più delle volte orientati a favore di una visione “pro gender”, per farsi finanziare progetti, corsi di formazione e corsi di aggiornamenti dalle scuole. Oggigiorno le password per farsi accreditare un corso nelle scuole e percepire finanziamenti è l’indicazione nel programma del corso i temi del contrasto al bullismo e dell’educazione di genere.

Che cosa ha determinato la legge Cirinnà sul diritto di famiglia?

La famiglia oggi è sotto attacco, si sta cercando di ridefinirla, mettendo da parte il dato naturale per sposare queste teorie che tradiscono la realtà.

Il grave danno sarà per le nuove generazioni, soprattutto per i più piccoli che non avranno più punti di riferimento. Una famiglia fluida è una famiglia debole e una famiglia debole rende debole anche la società. Le unioni civili sono un dispositivo ideologico e simbolico volto a ridefinire la famiglia.

Il giornalista Michelangelo Signorile, importante attivista gay americano, lumeggia la vera ragione di questo pressing a favore delle nozze gay. Signorile incoraggia, infatti, le persone coinvolte in relazioni omosessuali a reclamare il diritto a sposarsi non come un modo di aderire ai codici morali della società, ma piuttosto per sfatare un mito e alterare radicalmente un’istituzione arcaica. Essi dovrebbero – afferma sempre Signorile – “lottare per il matrimonio omosessuale e i suoi benefici e poi, una volta garantito, ridefinire l’istituzione del matrimonio completamente, perché l’azione più sovversiva che lesbiche e gay possono intraprendere […] è trasformare interamente la nozione di famiglia.”

Dal punto di vista delle adozioni come si sta muovendo il Parlamento? Ci saranno cambiamenti legislativi anche in questo delicato settore?

Sono stato audito qualche mese fa dalla Commissione Giustizia della Camera e posso affermare che le spinte vanno verso un allargamento della platea degli adottanti a favore delle unioni gay, dei conviventi e dei single. In tutto ciò non si tiene conto del miglior interesse del minore che dovrebbe essere la bussola dell’adozione.

Che cosa dice la Chiesa in merito? Mi pare che ci sia un’apertura significativa sulle Unioni civili.

Varie sono le pronunce della Chiesa contrarie alle unioni diverse da quelle matrimoniali e soprattutto a quelle tra persone dello stesso sesso.

Papa Francesco il 22 gennaio 2016 ha affermato: “La famiglia «voluta da Dio» e fondata sul matrimonio fra un uomo e una donna non va mai confusa con «ogni altro tipo di unione».”

Anche il Cardinale Bagnasco, presidente della Conferenza Episcopale Italiana nella Prolusione del 25 gennaio 2016 ha affermato: “I bambini non sono mai un diritto, poiché non sono cose da produrre e hanno diritto di crescere con un papà e una mamma.”

Purtroppo, però, anche nella Chiesa c’è chi si comporta da cavallo di Troia per cercare di distruggere dal di dentro la Sposa di Cristo, che è la Chiesa stessa.