Corto circuito della democrazia

Corto circuito della democrazia

di Antonella Policastrese

download senatoConsegnare il Paese in mano a Grillo o a Salvini. Premesso che il voto in questo paese è diventato un optional di cosa parlano  la Puppato, ed gli aderenti al cerchio magico? Con questo chiaro di luna, se  si andasse alle elezioni, si sa già in che direzione dovrebbe essere orientato il voto. Un Senato ridotto ad un circolo del Bridge, una riforma elettorale che rafforza i poteri del premier, nominandolo responsabile della vita e della morte dei parlamentari, mi pare una governance più da regime di America Latina, che di democrazia. SE questi sono i presupposti è meglio abolirlo il senato, magari davanti ad una pizza ed una birra con i detrattori delle istituzioni  che tra un boccone e l’altro decidono dove e in che modo tagliare.  D’altronde questo fatto di usare a sproposito la parola populista è quanto di più volgare ci possa essere. Chi lo fa,affermando che si devono sconfiggere i populismi, ha chiaro il concetto di affermare la dittocrazia, pronta ad uscire dal cilindro di Renzi con un numero di magia. . Per un piatto di lenticchie Esaù si è venduto la primogenitura. Qui per una poltrona si farebbero carte false pur di continuare a rimanere nelle stanze buie del potere. Uno scadimento di questo tipo è degno di esaltati e di quanti si sono eretti a salvatori della Patria, quando il loro compito è solo quello di eseguire ordini e di far quadrare i diktat di una Troika che in Grecia è uscita allo scoperto, qui invece governa sottobanco e le anomalie poi sono quelle di un corto circuito della democrazia, destinata ad essere spazzata via. Altro che Salvini e Grillo! In confronto sono santi che devono lottare con un manipolo di diavoli disposti a tutto.

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Antonella Policastrese