Crotone. Qui dove tutto è possibile

 

 

dopocena

 

Inquinamento acustico. Quanti di noi sanno cos’è e soprattutto i danni che produce sulla nostra salute? Se prendiamo Crotone come città campione, non avremmo dubbi ad affermare che è uno dei luoghi più rumorosi, per musica in bar e ristoranti, specie sul lungomare, che portano i Crotonesi amanti dello struscio ad allontanarsi da quelle zone, simili ad una gabbia di matti. In un articolo su Venerdì della Repubblica che tratta l’argomento dell’inquinamento acustico, viene citata un’indagine dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che stima come l’inquinamento acustico provoca effetti deleteri sulla nostra salute, ipotizzando 3000 morti  per infarto, evitabili se non fossimo sottoposti al continuo martellamento di emissioni di rumori molesti, come il rumore stradale o musica, di cui si dotano bar e ristoranti d’ogni tipo. A Crotone conosciamo fin troppo bene la problematica, ed essendo i Crotonesi sfegatati tifosi, si potrebbero benissimo creare due squadre schierate, le une  per difendere i colori dei locali caciaroni, le altre composte da cittadini in cerca del riposo perduto. Ne vedremmo delle belle, in quanto qui  vige la logica che, vivendo in un periodo di crisi, chi ha un’attività commerciale deve mandarla avanti servendosi anche della musica, oltre a tutti gli annessi e connessi che provocano disagio. In pratica la risposta di routine, quando si prova a venire a miti consigli con gli esercenti è: “… io devo lavorare”; in pratica adottano lo slogan “mors tua, vita mea”. In tutta questa continua girandola di rumori molesti, il Sindaco ha pensato bene di chiudere la bocca ai cittadini emanando un’ordinanza  estiva che protrae musica di piazza per i locali fino alle due di notte sabato e domenica, mentre per gli altri giorni, se c’è qualcuno che decide di fare uno strappo alla regola può, in quanto ad essere tutelate sono le ragioni di chi possiede attività ristorative, ma non di noi altri. D’altronde il nuovo Sindaco, che è un lupo di mare, abituato a solcare le onde e a conoscere solo quel rumore, che ne sa del bailamme che succede sul lungomare e dintorni? Può sapere  cosa provocano le fuoriuscite dei decibel  e schierarsi con i disagi di chi ha perso l’abitudine a dormire e vivere di giorno? Poi parliamo però di ecologia, inquinamento e magari si fanno anche passerelle per dimostrare la sensibilità ai problemi della collettività. Siamo una realtà in controtendenza;  non per le novità o la creatività o le idee che puntano sulla buona qualità della vita, qui nel “paese di Puricinella” tutto diventa lecito e chi non è d’accordo fa sempre in tempo a guadagnare la porta, invitato, all’ultimo, a chiuderla.