altro che erotismo femminile

Ho pensato molto prima di scrivere qualcosa che riguardasse il corpo delle donne e l’uso che esse stesse ne fanno sui social network ,postando magari immagini di tette procaci o fondo schiena alla Jeennifer Lopez.Avrei potuto affrontare l’argomento partendo dal nudo femminile nell’arte ,o attraverso  la percezione peccaminosa   durante periodi oscurantisti, quando le donne venivano condannate al rogo, o bruciate come streghe. Avrei potuto parlare della cortigianeria, del ruolo di amanti che la storia ci ha restituito nel corso del tempo, ma mi sembrava un qualcosa di trito e ritrito, facile e scontato ai tempi di internet. Oggi che vari studi dimostrano come i social network siano entrati prepotentemente nelle nostre vite e secondo alcuni studi nuocciono  alle donne, per un uso distorto del proprio corpo, che massacrano a colpi di dieta o ritocchi , mi sono astenuta da questo tema spinoso,per una ragione molto semplice :il femminicidio. Difronte a tanta efferata violenza mi viene difficile pensare al nudo femminile e tanto per intenderci anche se sui social a postare sono donne per i nikname registrati, ho dei dubbi a pensare che una donna possa mettere in risalto parti intime del suo corpo. Tempo fa c’è stata una campagna contro una pubblicità strumentale che usava le donne in ogni tipo spot, scosciata o smutandata che dir si voglia, quindi figurarsi se una donna riesce a mettersi a nudo in un social, per offrire il proprio corpo in pasto ad uomini che usano tale strumento  in modo poco  ortodosso ,magari per mettere in mostra il proprio machismo o farsi un’avventura extraconiugale, con la solita storiella del povero marito maltrattato e non capito. Attualmente con l’aria che tira, dove ancora oggi in alcune parti del mondo ci sono giovani ragazze condannate per aver assistito ad una partita in uno stadio, o lapidate perchè adultere,impiccate per essersi difese dal proprio stupratore, pensare all’erotismo femminile mi porta fuori strada tanto da concludere che se una donna non riesce a disporre delle sue giornate, del proprio spazio, in modo autonomo, figurarsi se sente voglia di usare il network come luogo virtuale per vincere i suoi pudori, almeno che di questo si tratti. Forse prima di parlare di questo dovremo capire cosa si agita in una società classista , che ha perso ogni punto di riferimento, che risulta in preda alle erinni, che considera merce di scarto o merce  pregiata il corpo delle donne. Bisognerebbe interrogarsi sulle baby squillo e di uomini di rispetto, ma  perversi che ne hanno abusato e pagato congruamente, dovremmo interrogarci se le donne siano apprezzate per le scelte che compiono o se piuttosto ad affermarsi è un maschilismo che riduce le donne ad essere uno status simbol da mostrare e da scopare con più foga specie se desiderate. E’ cambiata in peggio la percezione della società, e credo che anche l’arte, o i nudi femminili abbiano perduto il senso di un tempo, quando pittori e scultori ne esaltavano la bellezza ma anche la purezza. Difronte ad un femminicidio ed alla negazione di se stesse come soggetti pensanti tutto passa in secondo ordine. Altro che nudi di donne che vogliono mostrarsi senza paura del proprio corpo.