Il Fascino dei Miti, Mario Decima e la Storia degli eroi

 

“Il Fascino dei Miti” è il nuovo libro di Mario Decima, pubblicato da Book Sprint editore, immagine di copertina di Antonio Sfortuniano.Trattasi di cinque storie che raccontano Crotone attraverso Eroi del nostro glorioso passato che lo scrittore evoca e fa rivivere narrando le loro imprese tramite vicende nate dalla fantasia dell’autore. Da Milone, a Dionigi rapito dai predoni a Di Bona,lo scacchista leggendario di Cutro, la Storia di Crotone si dipana e prende vita per essere restituita alla memoria delle giovani generazioni. Mario Decima, che ha speso la sua vita nella scuola educando ragazzi, oggi uomini, si rende conto di quanto sia importante avvicinare i giovani al nostro passato, tramite la Storia, materia considerata desueta e noiosa che rimane sconosciuta, come i fatti che andrebbero indagati e studiati. Conoscere le nostre radici, la nostra identità è quanto mai importante in un momento come l’attuale in cui il passato è ignorato e il presente sempre più sfuggente e confuso. Con uno stile fluente, Decima non si serve solo delle parole ma di disegni e illustrazioni da lui stesso elaborati per arrivare direttamente al cuore e alla mente dei potenziali  lettori che decideranno di immergersi in una lettura alquanto originale, che non consente la noia e induce in chi comincia il libro a  completare di getto i racconti che prendono suggestivamente vita. Decima, che si ritiene scrittore per caso, è affascinato dal maneggiare la penna per mettere nero su bianco le sue emozioni, i suoi stati d’animo  che traduce magistralmente in parole e raffigurazioni. Realtà e fantasia rivivono nel “Fascino dei Miti” e per chi legge è  bello sentirsi in  un certo clima della Crotone antica che ha conosciuto la forza e il valore di uomini le cui gesta riecheggiano  per l’eternità . C’è dunque chi ha dato lustro a questa terra, terra  attualmente dormiente  sotto la coltre di polvere  del suo passato non riuscendo a riscattare e a riscoprire le sue enormi potenzialità. E’ un rapporto di amore e odio ciò che lega i Crotonesi al territorio, difficile da non amare per la bellezza di un mare da cui arriva la nostra civiltà e che sembra spingere i suoi figli migliori lontano fisicamente, ma pur sempre attaccati con il cuore a questi luoghi conosciuti e sempre vivi nella memoria  di chi cerca  fortuna altrove. Tutto ciò si coglie nel libro dello scrittore, accennato e velato a tratti da  una sottile nostalgia  palpabile nei mitici  personaggi realmente vissuti e da lui fantasiosamente raccontati. C’è sempre un qualcosa di noi quando  narriamo storie o leggende, in quanto la nostra mentalità è permeata del nostro vissuto, della sacralità dei luoghi di un retroterra un tempo legato a superstizione e magia che i miti incarnano; e non è certo cosa facile rianimare questa materia a cui gli antichi ricorrevano  per un bisogno di fornire spiegazioni a fenomeni naturali o interrogativi sul cosmo. Della storia leggendaria della Crotone magno greca rimase affascinato il padre dell’autore che dalla lontana Treviso, per amore, decise di rimanerci mettendo radici e creando all’epoca un laboratorio di tecnici addetti alla riparazione delle Tv il cui operato è rimasto nella storia di questa città. Non è un caso se la dedica del libro è fatta al padre, che si sentiva figlio di questa terra al pari dei Crotonesi di più generazioni  ed ha incarnato ed espresso  la laboriosità di un popolo che ha sempre vissuto di mare e tradizioni.

Il Mediterraneo ieri come oggi continua a narrare la storia di civiltà, di popoli che nel corso dei secoli hanno mantenuta solida la propria identità pur essendoci state contaminazioni culturali; in tale contesto il libro di Mario Decima diventa importante per farci riscoprire il fascino di ciò che eravamo e di ciò che ancora oggi possiamo continuare ad essere conoscendo la nostra storia.