Informazione:siate buoni se potete…

 

 

E’ di oggi la notizia, apparsa su un twitter Ansa, di un muratore, tal Gangemi che riesce a guadagnare tramite il sito Word Press pubblicando notizie. L’impavido navigatore, a quanto pare, ottiene più visibilità e click se pubblica meme  e notizie che abbiano come soggetto Salvini e il Governo.

A riportare il fatto è la grande testata del Corriere della Sera, per cui  una simile notizia  chissà quanto sia stata verificata, prima di essere pubblicata. Spiacente di trovarmi di fronte ad una fake-news, poiché sono un’utilizzatrice di Word Press da più di tre anni e non ho mai preso un centesimo. A questo punto capirete che i dubbi mi sorgono e che qualcuno di questi professoroni dell’informazione dovrebbe fugarli, in quanto la massa non è ebete, né è come le oche che vengono rimpinzate, in questo caso di notizie, prima che il fegato scoppi a forza di mangiare.

In pratica ci potrebbero essere più motivazioni che hanno indotto il cronista a scrivere una simile marchetta.

Sa il cronista che in questi siti la visibilità dei propri scritti si raggiunge se investi 15 o 30 euro? A questo punto cade già il primo luogo comune;  paghi e i tuoi post hanno visibilità, non paghi e rimani al palo come me, che da tre anni ho racimolato la stratosferica cifra di nove euro, perché non avendo disponibilità a investire nemmeno un euro di mio, o mi mangio questa ministra o mi butto dalla finestra.

Di cosa si tratta  allora? Di pubblicità occulta per Google Adsense o di un modo di menargli in testa mostrandoci una piattaforma che non paga le tasse in Italia ma  ha soldi da cacciare a favore di sconosciuti che guadagnano nel raccontare balle?

Oppure, ancora una volta,  il cronista del grande impero editoriale del Corriere della Sera, ci mostra come sia deleterio il mondo dei blog, dove raccontando castronerie hai la possibilità anche di fare  i soldi.

Siamo all’assurdo. Non ci si vuole arrendere di fronte ad una situazione che boccia raccomandati e gente mediocre che opera per il sistema, attaccando i social, per far fallire la libera opinione e determinare un’unica fonte di notizie trasmesse come fotocopie da tutti gli altri organi d’informazione.

Per la cronaca una cosa va ribadita ancora una volta: paghi e i social ti fanno avere tutta la visibilità possibile, mentre “se la banana non ce l’hai” meglio tacere senza nemmeno lamentarsi.