La Storia mandata al rogo

 


Passa alla Camera la proposta di legge Fiano che introduce il reato di propaganda del regime Fascista e Nazifascista. Pare che la Destra fascista stia ritornando in auge, per cui, per evitare la propaganda, d’ora in avanti, qualora la legge passasse al Senato, ci sarà la possibilità di fare il processo alle intenzioni. Credevamo di esserci lasciati alle spalle il periodo del Fascismo, che fosse solo un processo consegnato alla Storia e invece… A questo punto bisognerà rivedere i manuali e riscrivere da principio fatti passati, cancellando tutto ciò che ha riguardato Mussolini e perché no, abbattere i monumenti fascisti di cui Roma è piena. La furia iconoclasta di alcuni personaggi che non sanno più che pesci pigliare, porta a imporre dall’alto le proprie visioni e strategie politiche dimenticando che non si può con un colpo di spugna abolire il passato. Bisognerà dunque mettere all’indice Gentile, Croce, D’annunzio, il Futurismo e liberarsi a questo punto della mostra cinematografica di Venezia. Il festival risale infatti al 1932 e nacque da un’idea del  conte Giuseppe Volpi, fortemente appoggiato dal Fascismo. In un clima di caccia alle streghe cosa succederà,  ci saranno corpi speciali deputati ad entrare casa per casa per distruggere chi possiede dei busti mussoliniani o fotografie e qualsiasi cimelio  che documentano il Fascismo? Viviamo in una democrazia o il pensiero unico non può essere contraddetto? Fiano e Co. nella loro stoltezza vogliono rinnegare la Storia, tagliare le radici della nostra cultura per creare un altro tipo di occidente e zittire quanti la pensano in modo completamente opposto. Seppure sono diversi anni che ci si prova in tutti i modi, tramite un’informazione mainstream, pur tuttavia non abbiamo perso il gusto di pensare e per non farlo adesso ci pensa Fiano e il Pd, il partito aristocratico massone che tutto sa, che ci governa da tempo con diktat e leggi da far invidia ai migliori regimi militari dell’America latina, o alle monarchie del Golfo. Innegabile che ci stiamo trasformando in qualcos’altro e non è escluso che la prossima legge bavaglio sarà quella per il web che sanzioni chiunque osi dimostrare una verità diversa dalla loro. La cosa ci preoccupa, soprattutto dal momento che si parla sempre più di populismi da debellare come se si trattasse di un virus. La domanda che sorge spontanea è “ma la canzone bandiera rossa, dove c’è una strofa che parla di avanti popolo alla riscossa che fine farà?” Bisognerà cancellarla per via dei populismi che non fanno dormire sonni tranquilli ai professori senza cattedra. Impegnare il Parlamento in tali campagne dal sapore autoritario non depone bene e i populismi non vanno cancellati a colpi di leggi, ma indagati, capiti ,analizzando il malessere di una società che sta implodendo. In Grecia, dove nacque la Democrazia, il popolo era tenuto in grande considerazione, non era demonizzato, al contrario di quanto succede oggi. La Democrazia è in coma: è scaduto il linguaggio politico, i metodi di confronto e tutto è stato ridotto a tifoseria, come si fa con le squadre di calcio, peraltro vendute a società straniere per interessi e profitti che riducono tutto ad un business. Quanto sta avvenendo ci dà l’esatta fotografia di un Parlamento slegato dalla realtà, di un Paese che riesce ancora a ragionare con la propria testa e non sopporta arroganza e prevaricazione.