La suora e lo scrittore tra le strade del cielo

 

 

 

madre_teresa_di_calcutta-504x357Mi piace immaginare Terzani e Madre Teresa, insieme, invisibili sulle strade dell’Universo mentre insieme dialogano su cosa sta diventando il mondo, dove l’unica forma d’amore esistente è il possesso dei beni, l’unico dio il denaro, l’unica strategia il cinismo. Dopo 20 anni Madre Teresa è stata proclamata Santa. In realtà ha operato in questo mondo da Santa sotto le misere spoglie di una donna, una suora, capace di parlare ai potenti della terra. Chi sono i santi se non persone comuni che nell’anonimato si muovono agiscono per lenire la sofferenza di un’umanità dolente, priva d’amore schiacciata da povertà e miseria. L’India di Teresa di Calcutta oggi potrebbe essere benissimo l’Italia, la Grecia , uno dei tanti sud del mondo che registra un alto tasso di povertà così soffocante da toglierti il respiro, insieme alla dignità. Cosa condividiamo oggi, cosa facciamo per essere solidali gli uni con gli altri; ci muoviamo senza scopo di lucro, o la solidarietà sta diventando un lurido business? Madre Teresa di Calcutta diceva : …tutta l’infelicità dei poveri, la loro povertà materiale, il loro abbandono spirituale, possono essere salvati, se condividiamo le loro sofferenze. Solo restando unite a loro li possiamo salvare…E Terzani che incontrò quella piccola donna, gigante di un’umanità dolente, alla quale lei lavava le ferite della carne e dell’anima? Terzani diceva…Le cause della guerra sono dentro di noi.Sono in passioni come il desiderio, la paura, l’insicurezza, l’ingordigia, l’orgoglio, la vanità Lentamente bisogna liberarsene .Dobbiamo cambiare atteggiamento. Cominciamo a prendere le decisioni che riguardano gli altri,sulla base di più moralità e meno interesse. Facciamo più quello che è giusto, invece di quel che ci conviene. Educhiamo i figli a essere onesti,non furbi. Riprendiamo certe tradizioni di correttezza,rimpossessiamoci della lingua,in cui la parola dio,è oggi diventata una sorta di oscenità e torniamo a dire fare l’amore e non fare sesso… Alla lunga anche questo fa una grossa differenza. Come si muoverebbero la suora e lo scrittore per parlare e fecondare l’anima di chi non crede più in niente, di chi quotidianamente vive la propria guerra nella solitudine nell’abbandono?  Vent’anni trascorsi senza poter vedere fisicamente  l’operasità della piccola suora, che solo camminando tra i poveri infondeva speranza. Il suo amore era simile a dei semi che nel terreno hanno sempre germogliato e regalato ad ogni uomo del mondo amore a piene mani,  capacità di infondere pace nel cuore, importante per non fermarsi ed arrivare in cima alla vetta della montagna. Terzani lo scrittore, il fotografo, il cercatore dei lidi dell’anima, non si sarebbe tirato indietro nel parlare, per ridare la forza a chi, si lascia  travolgere dagli avvenimenti, a quanti attualmente brancolano nel buio e non riescono più a pensare, ad esprimersi, a parlare perché inascoltati;  e la suora, che si intristiva davanti all’inferno terreno della povertà, che pur tuttavia ha cercato disperatamente quel dio, oggi dimenticato, messo all’angolo, distrutto da uomini che pensano di sapere tutto, ma non sanno niente, perché non hanno la semplicità di saper ascoltare il proprio cuore. Forse oggi tutto ciò che ha creato Madre Teresa di Calcutta sarebbe studiato, per  trasformare i suoi centri in multinazionali della solidarietà, per realizzare profitti sulle miserie altrui. Nel mio continuo andare vagare, cercare, mi piace immaginare madre Teresa e Terzani l’uno di fronte all’altra mentre a mani giunti pregano, chiedendo al Dio degli ultimi di tornare tra noi.