La Terra dei Padri.
di Antonella Policastrese
Camminerò calpestando la terra dei miei padri.
Prima di andar via ne prenderò un pugno da tenere tra le mani e lasciarla scivolare tra le dita nelle pieghe del
vento.
Vento che a me ti porterà soffiando forte tra monti e valli, e rami spogli di alberi addormentati.
E nelle notti fredde e tempestose quando il ricordo di quei giorni così vivi non mi farà dormire ,
verso di te volgerò il mio sguardo di guerriero
pronto a tingermi il viso e vivere nel sogno gli antichi canti di speranza della mia gente che non accetta di
rimanere orfana del suo sogno più bello.
La fierezza di occhi senza più lacrime brilleranno in queste lunghe notti in terra straniera.
Il mio passo sicuro e fiero porterà la mia anima verso sorgenti di acque limpide e cristalline.
Terra imbevuta di sangue innocente, non dovrai più raccogliere nel tuo grembo le vite spezzate dei tuoi figli.
Tu appartieni al tuo popolo sparso oggi tra le vie di un mondo barbaro.
Presto quei sentieri ripercorreremo ancora perchè rifiorisca il fiore della felicità ,
che mani avvezzi a spegnere la vita hanno spezzato…..
Antonella Policastrese