L’importanza del vivere.

Mi emoziona il solo pensiero di incontrare il Papa, anche se credo di entrare in comunione con lui, ogni qualvolta lo vedo in Tv durante le sue visite pastorali in Italia, o nei centri più lontani del mondo.La visita compiuta a Napoli è una delle più significative per me, donna del sud, alle prese con i mille problemi quotidiani, dove tutto sembra negato e si vive respirando. Ma quel respiro, di tutti i giorni a sentire le parole del papa diventa alito di vita che si espande e le sue parole carezze che consolano gli animi ;semi di speranza che attecchiscono nel cuore. E’ stato così sentirlo parlare in una città come Napoli, in mano ad uomini senza scrupoli che come la gramigna soffocano il raccolto buono lasciando intorno soltanto una terra arida ed infruttuosa. “Corruzione”, la parola pronunciata più di frequente per la piega che stanno prendendo gli avvenimenti politici e che fa sembrare l’apostolo di Pietro un nuovo Savanarola quando predicava per la decadenza dei costumi ed una corruzione che generava decadenza ed asservimento.. E non solo: ingiustizie profonde , smarrimento, perdita di valori, che ci accomunano nel male del vivere.La mancanza di lavoro toglie sacralità alla vita e questo Bergoglio lo sa bene, tant’è che non poteva mancare l’affondo sul significato della perdita di identità,che schiavizzano le persone costrette ad accettare un lavoro a 600 euro mensili per undici ore consecutive. Il Papa dunque mette al centro di ogni interesse l’uomo, realtà più vera e significativa che racchiude in se ogni significato del vivere, attualmente relegato ai margini, considerato soltanto un meccanismo di un ingranaggio, che non appena si inceppa va sostituito e buttato nella spazzatura. Come rimanere indifferenti nell’ascoltare parole che si insinuano nel cuore e lo fanno battere, che accendono la Speranza e fanno brillare un mondo opaco, spento, che ha dimenticato l’importanza dei sentimenti e della vita?