maltempo

Da nord a sud il Paese si trova sotto la morsa del maltempo. Piogge sferzanti e battenti stanno mettendo a dura prova tutto il territorio nazionale. Sono anni che le piene dei fiumi non risparmiano nessuno, e gli effetti di un clima che non rispecchia  più le stagioni cominciano a innescare paure motivate se gli effetti sono così devastanti. L’Italia affoga sotto l’acqua ,  i dissesti idrogeologici non affrontati adeguatamente mostrano il lato debole di interi Paesi che si stanno sgretolando , senza che si  mettano  sul piatto i soldi occorrenti. Non c’è pace da nessuna parte. Il cielo crotonese è sempre più grigio. Le piogge  che generano allerta da bollino rosso sembrano un nemico che sta oltre una montagna ben nascosto, pronto a scendere in campo puntando sull’effetto sorpresa. Per precauzione giovedì 6 novembre anche le scuole sono rimaste chiuse a Crotone. Ci si attrezza per come si può, non ignorando che se dovesse verificarsi la stessa alluvione del 14 ottobre del 1996 che provocò morti, per l’esondazione del fiume Esaro, la città ne uscirebbe martoriata. Già lo è per una crisi così devastante che ha ridotto i consumi, fatto abbassare saracinesche di negozi storici, di quelli che un tempo erano l’anima del commercio crotonese, per cui se un’eventuale condizione dovesse verificarsi, sarebbe un vero tracollo. Ci si chiede se i lavori ordinari, come sturare tombini o pulire l’alveo del fiume siano stati effettuati e ci si domanda cosa succederebbe per le costruzioni di alloggi popolari che nonosante tutto sono stati costruiti in prossimità del fiume. Già perchè se è vero che ormai la cementificazione selvaggia a Crotone come altrove, ha eroso territorio e forse bisognerebbe riscriverle le città, è pur vero che a forza di tagli insensati che si abbattono su regioni, comuni e province i soldi a disposizione per salvare il salvabile sono sempre di meno.  Per far cassa recensendo soldi da ogni parte come fa il governo nazionale,  si lasciano intere popolazioni  in balia di se stesse , alle prese con  disastri annunciati , che fanno gridare allo scandalo nel momento in cui ci si trova con l’acqua alla gola, salvo poi scrollarsi puntualmente tutto di dosso, come se niente fosse accaduto. Cecità ed ottusità mentale da parte di chi fa di tutto per farsi eleggere che ignorano la  furia della natura mettendo in secondo piano questioni tipo l’ambiente. Dire che ci vorrebbe un cambio della guardia, non simile a quella renziana, è sprecare fiato .Se solo si ritornasse a rispettare la Natura questa certamente non si rivolterebbe contro di noi. E’ dimostrato che non si possono ignorare le alterazioni di un clima avvelenato dalle continue emissioni di anidride carbonica nell’aria  Maltratta la terra, calpestala, violentala, prima o poi la sua forza esploderà con rabbia, come le piogge attuali in questi ultimi giorni di novembre pronte a portarsi via ciò che incontrano lungo il cammino.

 cos’è l’uomo nella natura? Un nulla rispetto all’infinito, un tutto rispetto al nulla, un medio tra il nulla e il tutto” B. Pascal, Pensieri