Galleggiare su un mare di ipocrisie. Stare all’erta, cercare un’isola di tranquillità.
La furia delle onde rischia di sbatterti contro gli scogli, ma tieni la barra ferma continuando
a cercare un approdo sicuro. Non c’è pace tra i flutti galoppanti e il mare
sempre più ruggente. La meta diventa un puntino sperso nella tempesta,
quanto durerà ancora?
Non arrendersi il motto, più si è soli più si naviga fino ad esaurimento delle forze.
Tutto diventa difficile. Le sfide sono queste e la vita ci esorta continuamente ad andare avanti. Ci si immegre nelle profondità si risale, il tempo di respirare e continuare a cercare la riva, ammesso che saranno i piedi a toccarla o ci arriveremo depositati come fuscelli su una qualsiasi spiaggia
Spogliati di noi stessi lasciamo al mare ogni più piccolo desiderio o illusione.
Non c’è tempo per ascoltare la voce di acque placide che scorrono sotterranee dentro le rive della nostra anima. Il mare rischierebbe di travolgerci.
Serra i denti marinaio, la bonaccia arriverà. Alla notte seguirà il giorno e i pensieri saranno più fluidi ; accarezzati dalla leggera brezza si spingeranno sempre più lontano.