Nel mare del passato

 

 

Lassù sul promontorio, giace l’antico tempio. Intorno un grande silenzio interrotto dal canto di cicale e dal mare che bagna la calda roccia, incuneandosi tra neri scogli. La brezza del vento diffonde intorno l’odore della terra e dei fichi d’india, rossi sotto il sole cocente. Giocano con i resti antichi fili di una luce a tratti diafana prima che mare e terra comincino a toccarsi. In quella calma e in quel silenzio gravido di presenze osservo quel mare immenso che lo sguardo abbraccia, cercando tracce d’infinito da poter seguire come un viandante prima che l’incanto cessi. Danza la mia anima, tra melodie di antichi riti inneggianti alla grande Dea. Dea del mare, custode di cuori attoniti, speranze sussurrate infrante adesso su quelle nere pietre che intorno delimitano un interrotto cammino….