Permesso delinquere e stuprare

 

Originario del Bangladesh con permesso di soggiorno umanitario, stupra a Roma una ragazza finlandese. La dinamica dei fatti non lascia dubbi. Con la scusa del passaggio la vittima è stata minacciata con una pietra, derubata e violentata. Chiaro anche  il racconto di Rimini. Quattro energumeni fanno scempio del corpo di una ragazza polacca, dopo aver tramortito il compagno con il quale si era appartata e viene stuprata orrendamente a turno da quelle bestie immonde sui quali è calato un complice silenzio. A prendere il sopravvento sul resto la storia di violenza, a Firenze, da parte di due agenti dei carabinieri in servizio che hanno violentato due ragazze americane. Qui il racconto diventa fumoso: i carabinieri, dopo averle accompagnate perché alticce a seguito di una serata in discoteca, salgono fin dentro casa ed è qui che scatta lo stupro. Non è stato chiarito bene se il fattaccio sia avvenuto per un carabiniere dentro l’ascensore, per l’altro sulla tromba delle scale, di conseguenza aldilà dell’orrido gesto i dettagli sono poco chiari e non si evince  perché non sia stata fatta chiarezza sullo stupro. Va da sé che agenti in servizio potevano benissimo aspettare l’arrivo del taxi per far salire le due ragazze, figuriamoci poi se dopo averle scortate dobbiamo anche giustificare la loro pruderie e quindi addossare la croce alle due americane che sono state consenzienti, secondo loro. Premesso che i due tutori dell’ordine non avrebbero dovuto trovarsi in una situazione simile, ciò che fa riflettere è l’età delle due americane,  19 una 21 l’altra, molto giovani rispetto ai due militari e già questo fatto provoca sconcerto. Figuriamoci cosa devono aver provato i famigliari dei profittatori di sesso nell’apprendere una simile notizia dalla stampa: due agenti che, invece di lavorare, se la spassavano prevaricando e violentando due ragazze americane! Non è una bella storia e l’Italia si sta qualificando come la terra degli stupri, oltre che dei femminicidi, aumentati esponenzialmente. Chi arriva da noi sa come integrarsi specie se si è uomini… Intanto non sappiamo nulla sulle imputazioni delle bestie di Rimini e tutta l’attenzione si è concentrata sui due carabinieri che hanno avuto la loro nottataccia brava, si sono spaccati la schiena e con facilità e hanno trovato il tempo di  aggiustarsi la cerniera dei pantaloni che si erano abbassati. Ora, se la difesa degli imputati punterà a dimostrare il consenso delle vittime, c’è una cosa che si dovrà dire all’opinione pubblica: possiamo accettare che due carabinieri nello svolgimento del loro servizio si distraggano invece di tutelare quei cittadini che lanciando il loro S.O.S si sentono rispondere “momentaneamente le macchine di servizio sono tutte impegnate”?  Impegnate in cosa? Da qualunque punto di vista la guardi questa situazione è davvero opaca, fa acqua da tutte le parti. Intanto un velo di silenzio è calato sugli stupratori di Rimini. Forse non depone bene, se si vuole approvare lo ius soli, parlare di immigrati con il permesso di soggiorno,ma anche col “permesso” di delinquere e stuprare.