In un vicolo del Centro Storico crotonese, sotto un arco di uno dei palazzi antichi, la gatta Priscilla e il Grigio Monachello si sono incontrati un giorno e da allora non si lasciano più. Si coccolano, si strusciano l’uno sull’altra, si acciambellano su una vecchia seggiola e dormono beati, sognando prati gattiferi su cui correre in libertà, senza temere agguati di umani incapaci di emozionarsi e rispettarli. Insieme arrivano di pomeriggio sulla porta di un ristorante, accolti dagli chef che non si risparmiano nel dispensare loro cibarie. E’ uno spettacolo vederli procedere sempre insieme, spartirsi il mangiare in un piatto e soprattutto Priscilla viene lasciata libera di prendersi il boccone migliore. Il Grigio Monachello conosce bene le regole della galanteria e piuttosto che scontentare Priscilla sarebbe disposto a rimanere a mezza panza per lei. Due gatti, una storia, che non si può non raccontare, che riempie il cuore di gioia per le delicatezze che entrambi hanno; sentimenti sconosciuti al mondo degli umani, semplicità nel vivere giorno dopo giorno senza nulla chiedere se non qualche briciola di cibo. Un centro storico che d’improvviso si tinge di rosa e d’azzurro, che porta a comprendere come anche gli animali si scelgono e riescono ad essere fedeli e solidali nel bene e nel male.
Priscilla e Il Grigio Monachello sono diventati le mascotte di questo angolo di mondo dove il passato si intreccia con il presente, la tradizione vive, i vecchi muri delle case continuano ad essere testimoni di quanto la vita pur correndo mantiene dentro di sè valori intrinseci, forti, impossibili da scalfire.