Report: le lobby del farmaco all’attacco.

 

Non si placa la crociata contro la trasmissione “Report”, andata in onda lunedì. Sul banco degli imputati l’indagine sui vaccini che ha scatenato le ire delle case farmaceutiche, dei luminari governativi avvezzi ad abbeverarsi alla mangiatoia del farmaco. Considerazioni queste che nascono spontanee, poiché la premessa fatta da Ranucci, prima che il servizio andasse in onda, è che nessuno è contro i vaccini e semmai si chiedeva  l’intervento della farmacovigilanza e di  spiegare come mai le segnalazioni di tante persone che ricorrono al vaccino vengono ignorate. Il tema della salute sta molto a cuore all’opinione pubblica e una stampa seria è chiamata a sviscerare argomenti di interesse collettivo  per fugare dubbi di ogni tipo. E se ci sono reazioni avverse provenienti dall’Oms del centro di Upsala  in Svezia, o esiste un reclamo di un gruppo di ricercatori danesi del Cochrane è chiaro che tali tesi vanno inserite in una trasmissione di informazione degna di questo nome.  Chi ha visto la puntata ha potuto ascoltare le ragioni del professore Garattini a proposito della farmacovigilanza, di conseguenza non è plausibile trovarsi di fronte a reazioni di politici, ministri, virologi, neonatologi pronti a scendere in campo, con la lancia e il cavallo per scagliarla contro uomini blasfemi la cui unica colpa è aver cercato di far luce su un argomento così complesso e delicato. A questo punto anche la persona più serafica comincia a farsi due conti e a chiedersi se non siano le lobby del farmaco a tutelare i propri privilegi poiché i quattrini li cacciano per far pressione su questo o quel governo per raggiungere il proprio obiettivo. Sui vaccini ultimamente si sta scatenando il finimondo. Evidentemente campagne di massa per vaccinare quanta più gente possibile rende e bene in termini di profitti,  e se poi ci sono effetti collaterali non ha importanza in quanto riguarderebbero sporadiche persone e se il campione dei benefici è largo tanto di guadagnato, si può anche soprassedere per chi va incontro ai suddetti effetti collaterali. Vista dal di fuori questa stupida presa di posizione non lascia ben sperare per il futuro. La stampa viene imbavagliata, i servizi d’informazione veri vengono cestinati e le uniche notizie che passano sono quelle della corte. Abbiamo davvero raggiunto un livello basso. A questo punto un suggerimento lo diamo noi alle lobby del farmaco: andassero a vaccinare tutti gli extracomunitari che vivono promiscuamente nei centri d’accoglienza, che ne hanno bisogno. Senza dubbio guadagnerebbero il doppio e lascerebbero in pace cittadini inermi spinti sulla sacra via del vaccino a tutti i costi. Non hanno capito i luminari del guadagno sottobanco che imporre determinate posizioni genera l’effetto contrario e che la gente segue canali diversi per informarsi senza andare dietro i maghi del consenso. Di conseguenza, invece di tuonare e parlare a casaccio, io mi domanderei perché la gente è sempre più restia a farsi vaccinare. Così facendo si arriverebbe alla soluzione del problema e forse avremmo vaccini sicuri e non ci sarebbe tutto questo gran can can . C’è qualcosa che non va. Forse è il caso di fermarsi e fornire risposte chiare alla gente. Qui nessuno è fesso. Per la cronaca potete chiudere tutte le trasmissioni che volete. Vi garantisco che questo non impedirà alla gente di informarsi e agire conseguentemente. I diktat non giovano a nessuno e la ministra Lorenzin dovrebbe saperle certe cose. Invece di tagliare con il forbicione, ci fornisse una sanità al passo con i tempi, con servizi forniti al cittadino in tempo reale.