Scifo :impossibile raggiungere il mare via terra.

 

 

Scifo tolta per sempre ai Crotonesi. Dopo il sequestro dell’area dove doveva sorgere un mega villaggio turistico, accedere al mare su quella viuzza è praticamente impossibile, per via della sbarra che l’ortolano ogni anno ha sempre messo e che quest’anno è legittimata da un cartello che avvisa del sequestro della zona. Mare interdetto ai cittadini, meta ambita dai crotonesi che amano fare le loro vacanze su quello splendido tratto di costa  ma che si può raggiungere solo se si è in possesso di qualche imbarcazione.

Né seguire il percorso alternativo è così agevole. Sempre nella tratta parallela, c’è da fare i conti con il fango e l’irrigazione continua dei campi che sembrano studiate apposta per impedire ad incauti bagnanti di avvicinarsi al mare via terra. Per certi versi, dato l’accesso negato, è come se quel tratto di spiaggia fosse già stata privatizzata e nessuno che si sia  preso la briga di capire, studiare una qualche via alternativa per permettere a chi lo desidera la balneazione.

Avrebbe dovuto pensarci l’amministrazione comunale in virtù di quanto successo per restituire Scifo ai crotonesi, ma evidentemente ci sono in ballo altri giochi e di conseguenza chi se ne frega se c’è chi decide di andare a trascorrere una rilassante giornata di mare a Scifo!

Meno male che siamo una zona turistica! Peccato che ci si ricordi di questo ogni qual volta gli imprenditori dei pubblici esercizi a fine estate cominciano a snocciolare dati poco confortanti per una città a cui si sta per togliere anche lo spasso del mare.

Come già detto in precedenza, vanno di moda le marchette di pseudo eventi per movimentare le serate di turisti che si vedono con il lanternino. Qualche ricaduta ci sarà i primi giorni di Agosto, prima che poi l’esercito dei villeggianti si metta in marcia come le formiche per rientrare nelle rispettive sedi ed affrontare i problemi del quotidiano che non mancano mai e si moltiplicano invece di diminuire.

Per noi Crotonesi che rimaniamo resterà l’amaro in bocca per non aver potuto godere del nostro luogo del cuore ferito, martoriato e con quella costruzione ancora non abbattuta che è davvero un pugno nello stomaco.

Il fatto è che anche gli ambientalisti da queste parti scarseggiano perché sarebbe stata una campagna di civiltà chiamare a raccolta chi ci tiene a quel posto per recarsi simbolicamente su quella montagna di cemento e abbatterla con le nude mani. Ma si sa, tutto può essere scritto sul libro dei sogni, per il resto si procede sempre allo stesso modo, con dinosauri tornati alla ribalta che faranno la storia di questa città ormai persa e vittima della sua stessa mentalità.