Goccia di rugiada, scivola tra le mani ,stilla di pianto trascinata lungo le rocce di un mare che le batte frantumandosi in minuscoli schizzi di sale, lungo la costa tratteggiata dal volo spensierato di gabbiani.Si perde il tempo e la memoria di tanti giorni andati ,evaporati tra le foglie di un salice che la terra sfiora, Gioco di luci e di colori tutt’intorno giocano sfumando dietro una casa sulla collina.Cos’è un pensiero? Non è un desiderio, nè un’emozione, ma soltanto un riflesso cangiante di un’anima sotto il cui velo si trattiene prima d’inerpicarsi per il cielo e sparire via.Parole affidate al vento ,galleggiano sull’acqua simili a petali di un fiore purpureo che il mare mantiene in superficie per cullarlo tra le sue braccia e depositarlo a riva per mani sapienti che raccoglierlo sapranno e custodirlo come un dono portato dal mare.Tutto si confonde, si chiudono gli occhi e tra il soffio di un respiro ed il battito lento del cuore apre le ali il sonno per avvolgere tra le sue spire ogni sussulto di malinconia e nostalgia.Tutto rimane appeso ad un sogno.Si stringono l’uno all’altro i gabbiani, la roccia alta ascolta il mare ed il sussurro della notte corre verso la debole luce della luna nascente.