E poi quel cerchio tracciato dal sole brillava sul mare vestito di lapislazzuli e gemme bianche danzando sui nostri corpi tremanti d’emozione,al solo sfiorarsi con un leggero tocco di dita. Nel sogno ogni notte diventava giorno .Noi e il mare. Noi e le nostre vite appese al filo di quell’amore che non ci abbandonava ma cementava sempre di più le nostre anime bagnate dalla salsedine fluendo e unendoci in abbracci di luce pura, complice dei nostri sospiri e respiri…
La notte con lo strascico del suo nero mantello, si stendeva lungo gli argini dei fiumi abbracciando la terra sopita, bagnata di pioggia. Acqua a valanghe cadeva , sospinta dal soffio impetuoso del vento portandosi dietro scie di sogni,pietruzze, rami di alberi rinsecchiti, spezzati dalla furia rabbiosa, incontrollata della Natura ruggente. Il nero della notte era interrotto da singhiozzi di luce in lontananza, simili a spettri pronti a danzarti intorno per dare tormento all”esistenza così stanca. Non c’era pace intorno, solo il rumore di una pioggia battente,fredda, sferzante, pronta a deflagrare sulla misera terra ormai spoglia.