La soglia della notte
di Antonella Policastrese
Osservava la luna abbassarsi ed alzarsi ,incunearsi tra nuvole di fumo grigio per poi apparire e sparire.
La notte ovattava ogni traccia di rumore, ed in quel silenzio irreale il soffio del respiro si amplificava,
tanto che il più impercettibile battito del cuore, diventava una schiera di cavalli in corsa sulla riva di una spiaggia
.In quella apparente calma ogni malinconia svaniva,
mentre gli occhi chiudendosi cercavano pace tra le braccia del sonno e placare gli ultimi pensieri
che nella mente vorticosamente si agitavano.
Stato di torpore, segnava la distanza tra lei d il mondo.
Tutto le scivolava addosso come acqua che libera scorre prima di unirsi al mare.
Nessun desiderio, nessuna emozione da scuotere le fondamenta della sua essenza.
Ritrovava se stessa e per poche ore si sentiva regina dei sogni, capace di dipingere l’universo, prima che la
rosea alba rompesse l’incanto della felpata notte trascorsa senza lasciare rumore, se non l’arrivo di un altro giorno.
Antonella Policastrese