La ministra Lorenzin ci tiene così tanto alla salute dei nostri figli da aver emanato un decreto d’urgenza firmato dal presidente della Repubblica, divenuto legge. D’ora in avanti chi si iscrive negli asili o a scuola deve avere la certificazione delle vaccinazioni effettuate pena multe salate e la decadenza della patria potestà. Peccato che le contraddizioni siano come un boomerang che ritorna sulla testa della ministra, poiché a fronte di tanta tutela per i bambini le statistiche parlano di dodici milioni di italiani a cui è negata la possibilità di curarsi. Il SSN fa acqua da tutte le parti e curarsi è diventato un privilegio per pochi riccastri che possono mettere mano al portafoglio e curarsi dove vogliono mettendosi nelle mani dei migliori specialisti. Alla faccia di chi perde il posto di lavoro o continua ad ingrassare le fila dei disoccupati! Per quest’ultimi è diventata una fatica vivere, respirare ed essendo senza il becco di un quattrino il mondo gli si rivolta contro, accompagnandoli sulla sponda dell’Acheronte. Non ci sono parole. Per chi non conosce il disagio sociale tali parole sono soltanto inchiostro messo su una carta, ma per chi vive al limite della sopravvivenza questa realtà purtroppo comincia a essere così tranciante da segare ogni speranza o a non vedere nessuna via d’uscita. Bisogna risparmiare, bisogna tagliare e se la salute diventa un costo per la massa meglio cercare di liberarsi di tanti straccioni spingendoli ad ammazzarsi o morire di stenti. Siamo ritornati così indietro da non saper più distinguere cosa sia un diritto. Il denaro è diventato la misura di tutte le cose e quando una classe dirigente si preoccupa di se stessa ignorando le difficoltà delle masse, farebbe prima a togliere l’incomodo e andar via. Forse in quel momento capirebbe di più il punto di vista degli svantaggiati diventati la maggioranza e non varerebbe decreti punitivi di costrizione per vaccinare la maggioranza della popolazione e forse anche dei loro amici a quattro zampe. Intanto per chi si ammala e non sa cosa fare cominciano i veri dolori. E’ come trovarsi in un mare in tempesta su una noce per imbarcazione e sentirsi travolti dalla furia della natura.