Un cerchio di luce in una stanza vuota. Nell’angolo buio lo sguardo lo segue per afferrarne ogni bagliore, ogni corpuscolo che sale. Cadenze sinuose di una ballerina che danza eterea, alzando lo sguardo al cielo. La musica del giorno irrompe con le sue voci: fischi, motivi sussurrati a fior di labbra.Paure sopraffatte dalla vita che va, corre, si agita ,senza sapere dove e quando si fermerà.se su un ponte velato di nebbia, o lungo i confini di un cielo grigio senza tempo. Il silenzio si dirada, la solitudine per un attimo pare cambiare strada.Spia. Si ferma. Mi prende per mano, ed io e lei volteggiamo tra i nostri pensieri sotto una volta azzurra come un mare d’estate o agitato da onde burrascose. Vaghiamo senza meta fidando l’una dell’altra del pesante fardello che insieme trasciniamo. Dolce amica rimani ancora qui accovacciata e segui con me i contorni del cerchio di luce che una stanza inonda ma che svanirà come fiammella che di colpo si spegne.