Darsi fuoco

Succede che la vita diventa sempre più difficile e che per viverla bisogna carezzare i suoi fianchi. Succede che un licenziato catanese, padre di famiglia si inventi un lavoro munendosi di cassette da frutta per vendere la sua merce sulla libera piazza. Salvatore La  Fata non aveva previsto che due vigili ligi al dovere sarebbero arrivati per requisirgli la merce, perchè abusivo. A quel punto la tragedia. Nonostante le minacce dell’uomo di darsi fuoco, i vigili gli intimano di farsi più in là, tanto che Salvatore si cosparge di benzina e si dà fuoco. Diritti negati, continue ingiustizie, realtà intrisa di cinismo e cattiveria, se le persone diventano torce umane quando la dignità è ferita   e l’arte di arrangiarsi impraticabile. Diritti civili. Se ne parla tanto ultimamente, ma che fine fanno quelli legati al lavoro che non c’è? Diventano aleatori, si percepiscono come un qualcosa di artefatto, come quelli, ad esempio, legati alle coppie gay.Ultimamente vanno così di moda da inserire la tematica nel messaggio della pubblicità. Di quali diritti si parla se la dignità di un uomo è sempre più calpestata, se si desidera farla finita perchè la vita diventa un fallimento e i reali bisogni di tanti uomini e donne senza risposta!? Una violenza continua quella fatta in tv che non si cura lontanamente di cosa si agita nel ventre del Paese, sempre più in cerca dell’identità perduta.Sono saltate le regole, ma soprattutto siamo bombardati con messaggi che usano un linguaggio prettamente economico; come se all’improvviso noi esistessimo in quanto merce o in virtù di qualche profitto da realizzare sulla nostra pelle. Eppure siamo uomini che vogliono ancora emozionarsi, desiderare e ritornare ad essere tali.La confusione è sempre più grande. Non ci sono diritti,ma soltanto un diluvio di belle parole e promesse mancate.