Un tempo Grandi, oggi grandi pezzenti con le pezze al deretano

Dici politico e ti senti la nausea. Capisci che Politico significa da noi:colui che si fa i casi propri abituato a muoversi disinvoltamente nel palazzo, lontano anni luce dalla società civile. E che la società civile sia un optional, lo dimostra la scaltrezza con la quale il politico opera mostrando esperienza nel tessere la tela del potere ,dal quale si sente attratto e per il quale farebbe di tutto pur di rimanere in sella. Ultimamente questa nuova razza nana di politici, ha imparato a fare il frocio con il deretano degli altri. Addossando ogni responsabilità di scelta ai megadirigenti galattici, espressione della Politica, riesce addirittura a farsi santificare. Incalza altro non è che l’effetto di questa politica. Insiste nel ministero delle infrastrutture da una vita. Scelto da Signorile che lo ha utilizzato come tecnico quando c’era la cassa del Mezzogiorno, per poi mettere le tende al ministero delle infrastrutture, la razza padrona lo ha formato per compiere qualsiasi tipo di marchetta e di conseguenza non farsi prendere con le mani nella marmellata.Sono accordi precisi. Le linee di indirizzo le stabiliscono i politici, ai tecnici la capacità di creare argini, anfratti dentro ai quali nascondere ogni delibera poco consona a quello che si fa, ed alla luce del sole far capire che tutto funziona secondo le regole, quando l’unica regola è che il ministro non può e non deve saltare. Suggerirei a tutti questi giornalisti esperti di capire quali siano i meccanismi delle PA e dei ministeri, altrimenti si può pensare che lo sappiano, e che trattino mediaticamente solo ciò che riscatta un governo come il nostro. Il Governo degli Oligarchi e della finanza. D’altronde che sia la finanza il pallino del premier lo testimonia la vendita dei nostri apparati industriali. La Pirelli parla cinese grazie all’accordo fatto e la finanza è davvero internazionale se consideriamo la vendita dei grattacieli di Milano e della costa Smeralda agli emiri del Qatar. Un tempo eravamo Grand,i oggi siamo grandi pezzenti con le pezze sul deretano ed un sovrano che nessuno ci invidia