Dedicato a te.

Dedicato a te.

di Antonella Policastrese

 

 

 

 

Uno-scatto-allinterno-della-sala-concerti-Bataclan-durante-lo-show-della-band-Eagles-of-Death-Metal-prima-dellattentatoSpettrale l’alba del 14 novembre a Parigi.

Alla spensieratezza di una serata da trascorrere in un bar o ristorante, tra luci di mille colori, boulevard,viuzze popolate di gente, posti da raggiungere per stare insieme a tante persone in una sala concerto, all’improvviso qualcosa si spezza.

La notte diventa sinistra ed alle risate si mescolano i pianti, le grida il rumore di proiettili sparati da uomini neri che seminano il panico, smorzando l’allegria.

Rubano la scena; ed il dramma della morte sommerge le emozioni della vita.Si spara ,si uccide senza pietà e di colpo l’odore acre del sangue sommerge quei fiori, dall’esile stelo che non potranno mai più tessere i fili di un mondo di pace.

Giovani lasciati per terra. Quale l’ultima immagine che i loro occhi hanno registrato e cosa hanno provato nel vedere armi puntate, per falcidiarli in un secondo.
Non si placa la tristezza, il cuore piange, quanta avidità e cupidigia regna in questo mondo privo di pace, dove i sogni s’infrangono all’alba su una scogliera.
Non voglio vivere sommersa dall’odio. Voglio soltanto stringere la mano dei miei fratelli e colorare le mie albe i miei sognaregiorni.

 

 

 

 

 

Anpolt