Isola Capo Rizzuto: le mani della ndrangheta sul centro d’accoglienza.

 

E’ di oggi, 15 maggio, la notizia dell’imponente arresto di 68 persone , compreso il parroco e il presidente della Misericordia. Dopo aver scavato tra i mille affari legati al centro d’accoglienza del S. Anna di Isola Capo Rizzuto, è venuto fuori il legame stretto tra questi personaggi e il clan degli Arena. Da queste parti anche i neonati sanno chi essi siano, come agiscano e in che modo la loro longa manus  si sia estesa sull’affaire del momento: i migranti. Ovviamente la ndrangheta cresce e attecchisce se ci sono persone che fanno da sponda per cui una volta trovato il terreno fertile si va avanti con il pilota automatico. Isola Capo Rizzuto è diventato in brevissimo tempo il Paese più florido dell’entroterra calabrese. Una vera multinazionale quella creata, che ha permesso assunzioni clientelari e crescita di società di beni e servizi, rivelandosi ben presto la gallina dalle uova d’oro. Quando lo Stato non dà risposte minime, c’è sempre qualcun altro a pensarci;  in questo caso un parroco che ha sbagliato mestiere e il suo protetto. Più di qualcuno ha sempre mormorato sottovoce che l’affinità tra il capo della Misericordia e il prete vada attribuito a uno stretto rapporto di consanguineità, ma si sa sono voci, null’altro che voci, mormorate a mezza bocca per paura  di essere scomunicati e soprattutto per rispetto verso chi esercita anche  un potere  materiale. Già sabato scorso, 13 maggio,  in un servizio del tg nazionale  c’era stato il sentore che nell’aria c’era qualcosa di grosso, ma abituati come siamo a prendere solo atto di una notizia, nessuno ci ha fatto caso più di tanto. Si sa come vanno le cose da queste parti. Pur di avere un minimo di stipendio ti fai una ragione su tutto  e se la tratta degli esseri umani porta benessere, a chi volete che importi opporsi ad un fenomeno divenuto una bomba ad orologeria! Quando arrivano le Ong in Calabria ,i miesericordiosi della solidarietà, cantano e ballano per regalare un sorriso ai migranti ,quando invece quel carico umano è ricchezza per un’economia sempre più fiorente. I migranti sono oro colato, un business che se non c’era bisognava inventarlo  E’ l’affare della solidarietà ragazzi e non c’è  limite alla provvidenza.  Grazie  a chi viene dal mare , si fa in fretta ad organizzarsi al meglio per se stessi ovviamente e non è un caso che ai  vertici muovano questa macchina infernale, ben oleata..La cosa che viene da chiedersi è che essendo implicato un parroco, il globalista Francesco cosa dirà? Che siamo tutti sporchi e cattivi, che ci sono i lupi mannari da noi, che siamo razzisti? C’è chi costruisce  fortune con le proprie forze, c’è invece chi ha bisogno della forza lavoro di tanti sfruttati e grazie a loro, si finisce con il compiere un salto di qualità insperabile e impensabile Tanto che importa poi se dal S. Anna vedi carovane di profughi muovere alla volta di Crotone, se vedi uomini di colore fermi nei parcheggi che pretendono il pizzo se vuoi che quando riprendi la macchina, questa sia ancora in buone condizioni e non graffiata. Neri che stazionano nei parcheggi di super mercati, che racimolano un bel gruzzoletto per poi comprarsi bottiglie di vino o di liquore da consumare insieme e se si è ubriachi azzuffarsi con i cocci delle bottiglie vuote e ammazzarsi. Cosa dire poi di una stazione ferroviaria divenuta l’accampamento di coloro che arrivano per rinnovare il permesso di soggiorno e finiscono con il rimanerci? Altro che mezzi di trasporto qui siamo come in Africa, nemmeno come in India dove i treni sono affollati fin sul tetto ma comunque viaggiano. Qui è tutto fermo, immobile. La politica agisce ai vertici, nomina persone che appartengono a una determinata cordata, mentre tutti gli altri si arrangiassero come credono. Siamo arrivati all’assurdo. Ci siamo svegliati un giorno e non ci siamo resi conto di dove ci trovavamo e cosa stava succedendo. E così cambiando gli affari e gli interessi la schiavitù è diventata un business  tra omertà, uomini che succhiano alle mammelle floride di soldi e finanziamenti e uomini che contano: uomini di tutto rispetto.