Truffe romantiche: ne parla la Sciarelli

 

Truffe romantiche. Un fenomeno in via d’espansione raccontato da Federica Sciarelli nel programma “Chi L’ha Visto”. La bravissima giornalista che si occupa di scomparsi e di episodi di cronaca che succedono nel nostro Paese, ha scoperto di come ci siano organizzazioni criminali che giocano con i sentimenti di tante persone da  raggirare e truffare. Trattasi di centrali operative Ivoriane o Nigeriane che, tramite profili falsi e rubati sul web, si presentano per lo più a donne che dicono di voler sposare per passare insieme tutta la vita. Di solito si spacciano per vedovi, oppure soldati americani o manager che intrattengono relazioni virtuali per poi farsi sganciare quattrini utilizzati per  traffico  di armi, stupefacenti, sfruttamento della  prostituzione o sostegno ad organizzazioni terroristiche. Gente senza scrupoli che conosce alla perfezione le abitudini o i gusti delle vittime, per averle studiate attentamente e si presentano come il principe azzurro di Cenerentola, dietro una tastiera, raggirandole ben bene. Il mondo del web dunque non è tutto rose e fiori e  non fidarsi è meglio. Credevamo fossero lontani i tempi in cui Alberto Sordi e Claudia Cardinale recitavano ad arte nel film “Bello, onesto, emigrato in Australia  sposerebbe compaesana illibata”, commedia dal gusto amaro con un protagonista che cercava moglie per corrispondenza. Nella rete di questi impostori, cadono anche uomini ma la maggioranza sono donne di qualsiasi età che si illudono di poter cambiare la vita avendo accanto l’altra metà cercata da sempre e mai trovata. Creduloneria, solitudine, necessità di mettersi in gioco o cosa? Giocare con i sentimenti delle persone è un atto davvero criminale, pur tuttavia non ci sono pene tali che colpiscono truffatori e impostori telematici che indisturbatamente agiscono  protetti da una rete che rischia di produrre svantaggi più che vantaggi per gli utenti. I cambiamenti nel comunicare sono stati tanti in questi ultimi anni, ed un Pc non è la panacea a tutti i mali possibili. E’ cambiato il modo di fare amicizia, rapportarsi alle persone, trascorrere il proprio tempo libero dietro una tastiera, ma siamo sicuri che tutto ciò non ci stia condannando all’isolamento o all’ essere utilizzati tramite dati che vanno in circolazione e non si sa che fine facciano? Una cosa è certa: le varie piattaforme dei social o dei grossi colossi della comunicazione hanno dei profitti con i dati che forniamo sui quali guadagnano tramite la pubblicità. Ma non solo, ogni nostro spostamento viene registrato e finisce in banche dati che permettono di capire le tendenze del momento, i nostri gusti, le nostre preferenze, il modo di pensare. Siamo diventati schiavi di una tecnologia che ci fa sentire vivi se postiamo selfie, se confessiamo quello che ci succede, se ci riuniamo in gruppi per parlare senza guardarci in faccia o sentire il timbro di voce o scambiarci un pensiero vis a vis e non da robot. Web che stritola le nostre vite le cui storture sono date da storie tristi come quella di Tiziana Cantone, ragazza campana che ha preferito uccidersi invece di subire la gogna mediatica alla quale era stata sottoposta per immagini intime finite in rete, immagini e filmati che non sono stati del tutto rimossi dalla rete,  maciullata da questi aggeggi infernali ai quali è difficile sottrarsi una volta che ci finisci dentro. Bisognerebbe forse ripensare e capire cosa sta succedendo per avere gli strumenti idonei  che aiutino le persone a difendersi e usare correttamente questi mezzi. Dal punto di vista umano e del pensiero, è come se stessimo vivendo in un profondo Medio Evo. C’è solo una gran confusione un  continuo esorcizzare la morte o la vecchiaia sol perché con uno strumento in mano ci sentiamo  come se stessimo sotto i riflettori, tanti vip di periferia , capaci di esprimere i nostri sentimenti, le nostre opinioni, anche se  così non è. Questi arnesi di sistema servono a chi ha  verticalizzato la Democrazia e non è un caso che le decisioni per i molti le prendano in pochi. Noi siamo merce e le merci sono importanti per gli Stati azienda .Valori sostituiti da denari e profitti mentre il resto è noia.