Crotone: la città dallo spirito animale

cane-uomo

 

 


Se si dovesse raccontare Crotone non ci sarebbero dubbi nel definirla la città degli animali. Tra le tante incongruenze e paradossi, a salvarla e a fare la differenza è l’amore dei Crotonesi verso gli amici a quattro zampe, cani e gatti, fedeli  e inseparabili compagni. E’ un legame di profonda amicizia, di complicità ciò che lega i Crotonesi ai propri animali, forse perché al sud i rapporti tra persone  sono così  importanti da aprire il proprio cuore quando si percepisce la difficoltà anche  degli amici a quattro zampe   e il prendersi cura di loro diventa un fatto obbligato, un imperativo categorico. L’uomo, in fin dei conti, è un animale razionale; per secoli ha dominato  incontrastato sugli altri esseri, ma adesso tra le difficoltà  del momento scopre cosa significhi la parola compassione, amore e generosità. D’altronde anche sul web foto di cani e gatti attirano l’attenzione e vanno per la maggiore,tanto da suscitare critiche nei guru  della razionalità, del perbenismo, dell’ipocrisia. Crotone, dunque, da questo punto di vista è al passo con i tempi e chissà che non diventi virale un giorno o l’altro il suo amore per gli animali, tanto da farci balzare ai primi posti per le forme di reciproco aiuto tra uomini e animali. E’ bello scoprire tanti Crotonesi dediti a portare cibo a colonie di gatti randagi o cani conosciuti dagli avventori dei pub ai quali viene porto qualcosa da mangiare sotto il tavolo o una carezza o un sorriso, quasi si trattasse di un patto di mutuo soccorso,  senza bisogno  di regole sociali. Figurarsi poi se il gatto o il cane vive in famiglia, di cui ne diventa membro a tutti gli effetti; si apre un mondo, scatta  un rapporto reciproco di effetti positivi. Si comincia a comunicare con loro non con il linguaggio verbale ma attraverso forme di spontaneismo, di sincerità, senza che  niente ti venga  chiesto in cambio, se non una carezza, minuti di attenzione legati al gioco. Quando ci si prende cura di loro  si diventa esseri migliori, responsabili, con enorme giovamento da questo rapporto emotivo con l’animale. Una risorsa? Certo e non solo. Migliorare le relazioni con il mondo circostante , esternare le proprie emozioni migliora la qualità della vita, aiuta ad avere rispetto anche per la natura e l’ambiente in cui si vive. Animali come compagni di vita da indurre un uomo a migliorarsi. Succede a Crotone, in questo lembo di terra dimenticato da Dio e dagli uomini  che una piccola cagnetta bianca è diventata l’ombra del suo padrone. L’uomo e il cane si capiscono da uno sguardo, lei sempre attenta ai suoi passi, al suo andare o vagare dopo una vita vissuta pericolosamente, adesso incentrata sull’unico scopo: prendersi cura di quell’animale come se fosse una figlia e i figli, si sa, non si possono abbandonare. Una forza inconscia quella della cagnetta, una specie di angelo che su di lui veglia, da creatura senziente e consapevole di restituire a un uomo la propria identità di  un essere capace di ricambiare affetto, amore , per alleviare la sua insofferenza. Una rete invisibile   d’amore unisce  le loro strade e va aldilà di ogni  forma di linguaggio tradizionale, fatto di sguardi o di suoni, di strusci alle gambe  per riconoscenza o per fargli percepire la propria presenza. Storie di ordinaria quotidianità, di armonia con il creato dove vivono uomini e animali nel rispetto reciproco, in una simbiosi amorevole benefica per la mente.I nostri amici a quattro zampe riescono a farci  riscoprire la propria emotività. Interagendo con specie diverse è il primo passo per conoscere se stessi, un modo per far  emergere il meglio di noi. Pitagora soleva dire: Fintanto che l’uomo continuerà a distruggere gli esseri viventi inferiori, non conoscerà mai né la salute né la pace. Fintanto che massacreranno gli animali, gli uomini si uccideranno tra di loro. Perché chi semina delitto e dolore non può mietere gioia e amore.